Il miracolo del Natale

Era da tempo che non vedevamo tante famiglie.

Dopo anni di pandemia, paura e minacce di guerra, quest’anno ha vinto Gesù che ha radunato genitori e bambini in un bellissimo momento comunitario.

I piccoli cantori hanno rallegrato la serata esibendosi nei classici canti natalizi: le seconde in Caro Gesù ti scrivo, le terze in Din Don Dan e le quarte in Venite Fedeli. La chiesa, non grandissima, ci ha costretti a stare vicini, stretti gomito a gomito, ma si respirava aria di festa, l’unico rischio era di poter essere contagiati di gioia.

Un momento pensato dal nostro parroco don Antonio con il gruppo catechisti per risvegliare gli animi spenti dalla pandemia e per lanciare un messaggio importante: il Signore si fa piccolo in una mangiatoia e viene ancora una volta per ricordarci la bellezza dello stare insieme, in parrocchia, con i più piccoli, con le famiglie, tutti insieme nella semplicità.

Gesù viene a colorare il cielo di ogni giorno come hanno intonato i bambini di seconda, bisogna solo ritrovare l’entusiasmo di essere cristiani.

Per sottolineare questo pensiero il parroco, non si è dilungato in sermoni ed omelie, ma ha voluto semplicemente donare ai presenti una riflessione sul vero senso del Natale attraverso una preghiera del cardinale Angelo Comastri:

O Gesù, 
a Betlemme tu hai acceso una luce,
che illumina definitivamente il volto di Dio: 
Dio è umile! 

Mentre noi vogliamo essere grandi, 
tu, o Dio, ti fai piccolo; 
mentre noi vogliamo essere i primi, 
tu, o Dio, ti metti all’ultimo posto; 
mentre noi vogliamo dominare, 
tu, o Dio, vieni a servire; 
mentre noi cerchiamo gli onori e i privilegi, 
tu, o Dio, cerchi i piedi degli uomini e li lavi e li baci amorevolmente. 
Quanta differenza tra noi e te, o Signore!

O Gesù, mite e umile, 
noi ci fermiamo sulla soglia di Betlemme 
e sostiamo pensosi e titubanti: 
la montagna del nostro orgoglio 
non entra nell’angusto spazio della grotta.

O Gesù, mite e umile, 
toglici l’orgoglio del cuore, 
sgonfia le nostre presunzioni,
 donaci la tua umiltà e, 
scendendo dal piedistallo, 
incontreremo te e i nostri fratelli; 
e sarà Natale e sarà festa!

Cardinale Angelo Comastri

Questo scambio di auguri si è concluso con il solenne canto di Tu scendi dalle stelle cantato da tutti i bambini e accompagnati dalle catechiste e da tutta l’assemblea.